Nuovo blog dell'Associazione "La Parola", in aggiunta a questo

Sul blog www.formazionelaparola.blogspot.com tutti i dettagli sul programmma di formazione di imminente avvio.
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Per contrastare le crisi aziendali coltiva la cultura d'impresa
Per info rivolgersi a: laparola.cannito@gmail.com

martedì 25 novembre 2014

L'Avv. Brescia Dalila Lilian rassegna le proprie dimissioni dalla carica di Presidente dell'Associazione "La Parola"

Nella riunione di sostituzione del precedente Presidente dell'Associazione "La Parola", Avv. Brescia Dalila Lilian, dimissionario per incompatibilità a seguito del sopraggiungere di nuovo suo impegno in altro ambito associativo (del quale darà comunicazione l'interessata o anche chi è delegato alla tenuta del blog, allorchè perverrà delega dall'Avv. Brescia Dalila Lilian), sono stati confermati tutti i programmi in svolgimento. Nelle prossime riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea dei Soci, saranno dettagliatamente riformulate tutte le attività. Ciò anche in vista della nuova stesura programmatica per l'anno sociale 2015. Le nuove determinazioni saranno rese note attraverso il presente canale.

lunedì 15 settembre 2014

Attività di supporto scolastico

L'Associazione culturale "La Parola", associazione di promozione sociale, presieduta dall'Avv. Brescia Dalila Lilian, organizza, a cura di docente qualificato con esperienza trentennale, Attività di supporto scolastico per migliorare l'organizzazione e lo svolgimento dei compiti assegnati dalla scuola. Lo svolgimento di attività di dopo-scuola è diretto ad allievi di scuola elementare e media e, su appuntamento, ad allievi di scuola superiore (Italiano, Storia, Latino, Filosofia, Diritto ed Economia) Iscrizioni limitate a fronte di contribuzione associativa. Per informazioni: 348/4749687 - 389/9572546 - 328/1842704

Attività di supporto scolastico

L'Associazione culturale "La Parola", associazione di promozione sociale, presieduta dall'Avv. Brescia Dalila Lilian, organizza, a cura di docente qualificato con esperienza trentennale, attività di supporto scolastico per migliorare l'organizzazione e lo svolgimento dei compiti assegnati dalla scuola. Lo svolgimento di attività di dopo-scuola è diretto ad allievi di scuola elementare e media e, su appuntamento, ad allievi di scuola superiore (Italiano, Storia, Latino, Filosofia, Diritto ed Economia). Iscrizioni limitate a fronte di contribuzione associativa. Per informazioni: 348/4749687 - 389/9572546 - 328/1842704 Prossima apertura - Via R. De Cesare, 14 - Lucera (Fg) (nei pressi della Scuola "E. Tommasone").

lunedì 12 ottobre 2009

Lucera: Malato terminale abbandonato nella culla della cultura

Avevo la soluzione in tasca, ma non me ne rendevo conto, e continuavo a domandarmi: "Come può spiegarsi lo stato di immobilismo, di apatia, di atarassia che ha colpito questo nostro stupendo paese?"
Evidentemente non ero sola a considerare tanta staticità se moderni cantori riproponevano un'analisi storico - politica rievocando una composizione musicale di molti anni fa: "Paese mio che sei sulla collina, disteso come un vecchio addormentato...".
Anche loro, come me, avevano in tasca la spiegazione del fenomeno, ma forse non lo sapevano!
Eppure, il procedere nel canto appena intonato "Paese mio che sei sulla collina...", avrebbe condotto alla constatazione che "tutto passa, tutto se ne va".
Si, tutto passa, tutto se ne va: quasi dire, in stile eracliteo, "panta réi", "tutto scorre, nulla permane".

E' proprio questo defluire - questo continuo fluire di folle da e per Lucera - il male di Lucera, non l'essere "disteso come un vecchio addormentato".
Non più, perciò, Lucera Saracenorum o Lucera, città di Santa Maria, ma Lucera, città di transito o Lucera "mordi e fuggi", non turisticamente, ma sociologicamente, storicamente e politicamente parlando.

Una sconcertante verità alla quale sono giunta in una tranquilla domenica mattina d'ottobre, durante la passeggiata in P.za Duomo, nel dopo-Messa, quando un incontro casuale ed uno scambio di vedute con Gianni Pierro - Chi non conosce Gianni Pierro? - mi ha portato ad esprimere le mie titubanze sull'eventuale svolgimento a Lucera di attività formative organizzate da Associazioni Professionali che operano a livello nazionale in Partnership con l'Associazione Culturale "La Parola".
Nel corso di tale conversazione è emerso un dato che è sotto gli occhi di tutti, ma del quale nessuno ha studiato implicazioni ed effetti nel breve e nel lungo tempo: l'essere, appunto, Lucera città di passaggio.

Da dove tanta certezza?
Mi riferiva Gianni Pierro che un confronto tra gli elenchi dei caduti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale evidenziava cognomi completamente diversi.
E' questa la prova che nell'arco di venticinque anni Lucera ha subito un ricambio quasi radicale dell'intera popolazione. I ricambi, poi, sono continuati per gli effetti delle emigrazioni e delle immigrazioni dagli anni '60 ad oggi.

Ecco svelato il mistero!!!
Quale pianificazione culturale, lavorativa, politica può attecchire se il target a cui si fa riferimento è tanto mutevole nel tempo e nella caratterizzazione etnica?
Per altro verso, chi può sinceramente essere animato a profondere tutte le proprie sane energie per la crescita di un paese divenuto non proprio, perchè conquistato da altri con l'unico intento di usarlo, non di valorizzarlo, e nel quale si assiste a scorribande, ad incursioni di predatori, oltretutto privi di adeguato equipaggiamento?

Chi scrive e dice la verità corre il rischio dell' impopolarità, ma, se ama la verità, se ne infischia del mancato apprezzamento e concorre, col semplice suo dire, a risvegliare i distratti e ad incoraggiare gli sconfortati perchè sia restaurata la migliore forma di convivenza civile.

A chi è arrivato a Lucera da avventizio per le casualità della vita e, da anticonformista, si è intimamente adeguato alle regole del vivere civile è rivolto l'invito a concorrere con la parte retta della città, in qualunque ambito impegnata - non da ultima nella Sana Politica - per riportare Lucera ai suoi antichi splendori.

venerdì 7 agosto 2009

Programmazione didattica

Si avvisano i lettori di questo blog che è in fase di preparazione la programmazione delle attività culturali che l'Associazione "La Parola" svilupperà nei prossimi mesi.

Un post/pagina fissa iniziale illustrerà le varie offerte formative a cui gli interessati potranno partecipare, i destinatari di tali offerte, i luoghi ed i tempi di svolgimento di corsi, seminari intensivi, attività teorico - pratiche, convegni, incontri studio, ecc. ed i costi delle proposte di formazione.

Si preannuncia sin da ora che molte delle attività programmatiche saranno organizzate per fasce d'età, rivestendo molte di esse un carattere di propedeuticità rispetto a quelle che sono le apettative di successo scolastico e lavorativo.

Un augurio di buone vacanze a tutti i nostri lettori ed un arrivederci a Settembre.

venerdì 17 luglio 2009

Filosofia della storia - La storia come fenomeno biologico (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Alle sin qui riportate interpretazioni della storia, è opportuno aggiungerne un'ultima: quella che individua nell'evolversi delle civiltà lo sviluppo di fenomeni biologici.
Ogni civiltà nasce, fiorisce, perisce.
Il processo biologico si conclude "quando quest'anima ha realizzato l'intera somma delle sue possibilità sotto forma di popoli, di lingue, di dottrine religiose, di arti, di Stati e di scienze"(1)
In questa visione la storia non procede in forma lineare; essa è espressione di un rigido ripiegarsi su sè, di un ripetersi ciclico tendente ad un progressivo declino.
(1) Il tramonto dell'Occidente, trad. di P. Rossi, in Lo storicismo tedesco, Loescher, Torino 1989

mercoledì 8 luglio 2009

Filosofia della storia - La storia come dramma (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Il pensare alla storia come rappresentazione teatrale induce a considerare tutti gli uomini attori.
Ciascuno è libero di scegliere la parte a lui più consona e di interpretarla.
Questo modo di intendere lo svolgersi dei fatti non deve far pensare ad un gioco improvvisato e casuale, in quanto, al di sopra delle parti di tutti, il drammaturgo - la regia divina - armonizza gli eventi e le interpretazioni.
La regia, però, non priva gli attori della libertà, anzi essa stessa partecipa all'azione.
In questa visione della storia fornita da Schelling, gli uomini, non solo sono con Dio coautori del dramma, per quanto sono la prova permanente che Dio esiste.