Il pensare alla storia come rappresentazione teatrale induce a considerare tutti gli uomini attori.
Ciascuno è libero di scegliere la parte a lui più consona e di interpretarla.
Questo modo di intendere lo svolgersi dei fatti non deve far pensare ad un gioco improvvisato e casuale, in quanto, al di sopra delle parti di tutti, il drammaturgo - la regia divina - armonizza gli eventi e le interpretazioni.
La regia, però, non priva gli attori della libertà, anzi essa stessa partecipa all'azione.
In questa visione della storia fornita da Schelling, gli uomini, non solo sono con Dio coautori del dramma, per quanto sono la prova permanente che Dio esiste.
Ciascuno è libero di scegliere la parte a lui più consona e di interpretarla.
Questo modo di intendere lo svolgersi dei fatti non deve far pensare ad un gioco improvvisato e casuale, in quanto, al di sopra delle parti di tutti, il drammaturgo - la regia divina - armonizza gli eventi e le interpretazioni.
La regia, però, non priva gli attori della libertà, anzi essa stessa partecipa all'azione.
In questa visione della storia fornita da Schelling, gli uomini, non solo sono con Dio coautori del dramma, per quanto sono la prova permanente che Dio esiste.
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