Nuovo blog dell'Associazione "La Parola", in aggiunta a questo

Sul blog www.formazionelaparola.blogspot.com tutti i dettagli sul programmma di formazione di imminente avvio.
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Per contrastare le crisi aziendali coltiva la cultura d'impresa
Per info rivolgersi a: laparola.cannito@gmail.com

mercoledì 29 aprile 2009

Parlare in pubblico:Cedola di adesione al Seminario intensivo

Inviare a: Associazione Culturale "La Parola" - Via Porta Foggia, 88 - 71036 Lucera (Fg) - C.F. 91016800715 - Cell. 348-4749687 - e-mail: viviennecannito@tiscali.it - associazioneculturalelaparola@gmail.it - www.associazionelaparola.blogspot.com -
PARTECIPANTE:
Nome..........................................................Cognome..................................................................................
Qualifica.........................................................................................................................................................
e-mail.............................................................................................................................................................
Indirizzo..........................................................................................................................................................
Tel....................................................................................................................................................................
INTESTAZIONE RICEVUTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
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MODALITA' D'ISCRIZIONE:
1) Telefonica: 348-4749687 seguita dall'invio della Cedola di Adesione;
2) e-mail: viviennecannito@tiscali.it oppure
associazioneculturalelaparola@gmail.it seguita dall'invio della Cedola di Adesione.
SEDE E DURATA DEL SEMINARIO:
I Seminari richiesti da Enti, Aziende, Scuole, Partiti e Movimenti politici, potranno essere svolti anche nelle sedi da questi individuate, se il numero dei partecipanti sarà superiore alle dieci unità.
Ulteriori sedi saranno indicate in base al numero dei richiedenti.
La durata del Seminario è di giorni due, per complessive otto ore.
CONDIZIONI DI PAGAMENTO:
La quota di partecipazione deve essere versata al momento dell'iscrizione e comprende il materiale didattico e l'attestato di partecipazione.
MODALITA' DI PAGAMENTO:
1) Assegno circolare intestato ad Associazione Culturale "La Parola";
2) Bonifico bancario in favore dell'Associazione Culturale "La Parola" c/o bancApulia Foggia Agenzia n. 2
IBAN: IT49E 03456 15700 040093067870
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Clausole:
1. L'iscrizione si intende perfezionata solo dopo la sottoscrizione del modulo di adesione ed il versamento della quota.
2. L'Associazione Culturale "La Parola" si riserva, per ragioni organizzative, di annullare il Seminario. In tal caso le quote versate saranno restituite ai partecipanti.
Data ................................................
Firma...........................................................................

martedì 28 aprile 2009

Cicerone: "Poeta si nasce, oratore si diventa"

Cicerone sosteneva: "Poeta si nasce, oratore si diventa".
Per questa ragione l'Associazione Culturale "La Parola" - con sede in Lucera (Fg) Via Porta Foggia, 88 - organizza un seminario intensivo della durata di due giorni per acquisire la tecnica del "PARLARE IN PUBBLICO".
Obiettivi del seminario:
Acquisire conoscenza dei fattori di successo e delle tecniche di comunicazione in pubblico.
Programma:
Il seminario si svolgerà a Lucera, in due incontri. Ciascun incontro avrà una durata di circa quattro ore. Su richiesta degli interessati, se il gruppo dei partecipanti è costituito da almeno dieci unità, gli incontri potranno essere organizzati anche in altra sede.
Quota di partecipazione:
La quota per ciascun utente, comprensiva di materiale didattico ed attestato di partecipazione, sarà indicata alla apertura delle iscrizioni.
Per informazioni ed adesioni rivolgersi ad Associazione Culturale "La Parola" cell. 348-4749687 oppure associazioneculturalelaparola@gmail.it
Per l'iscrizione seguire le istruzioni riportate sulla cedola di adesione.

L'Associazione Culturale "La Parola" ha già pubblicato:

1. "Le vie infinite della giustizia" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Edizioni Agorà, marzo 2008
Il protagonista della narrazione, passato a miglior vita, è stato accolto nella Sezione del "Beati perseguitati per causa della giustizia".
Con serenità e punte di ilarità racconta gli ultimi 25 anni della sua vita terrena, posando la lente di ingrandimento su una serie di vicende giudiziarie e sulla sistematica ingiustizia patita fino a condurlo alla miseria, alla malattia, alla morte ed alla resurrezione.
Lo scopo del racconto non risiede nella vendetta di rendere pubblici gli scandali vissuti, quanto piuttosto nel fornire tentativi di esempi di difesa contro ogni raffinatezza nella truffa, ed incoraggiamento a chi, sbagliando, pensa che la mancata giustizia coincida con il "tutto è perduto".
2. "Coraggio, non sei solo! - Inno alla vita" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Edizione La Parola, agosto 2008
Il libro, costituito dalla raccolta di dodici lettere, fornisce un'immagine esauriente della riflessione sul coraggio e sulla solitudine, ripercorrendo fasi dell'esistenza umana e soffermandosi su particolari condizioni di vita.
Partendo dall'analisi del termine "Alzati", passando attraverso l' "Alzati e cammina" che ogni uomo impossibilitato vorrebbe sentirsi dire, l'Autrice giunge a considerare i due fili conduttori del libro - coraggio e solitudine - dal momento della nascita di ciascun individuo fino alle condizioni del giovane, della donna, del sofferente nel corpo e nello spirito, dell'emigrante, del carcerato, del politico, dell'affamato ed assetato di giustizia, dell'avvocato.
Dalla moltitudine dei soli si innalza, in un primo momento, la sola voce dell'Autrice.
Presto ad essa si unirà quella del destinatario delle missive e poi, ancora, quella di un giovane/vecchio avvocato, l'avvocato del popolo, che, a sostegno della tesi di fondo del testo, riflette sul proprio stile professionale.
Aumenta l'intensità con l'aggregarsi della voce di un carcerato.
Ci si avvia, così, verso la formazione di un coro, al quale, si spera, partecipi gran parte dell'umanità.

martedì 14 aprile 2009

L'ASSOCIAZIONE CULTURALE "LA PAROLA"

L'Associazione Culturale "La Parola", senza scopo di lucro, si prefigge come obiettivo lo svolgimento di attività di promozione sociale.
Per il raggiungimento di tale risultato, l'Associazione Culturale "La Parola" pone in essere momenti di confronto tra le varie realtà sociali, consapevole che solo in spirito dialettico si possa verificare la crescita dell'individuo in ottica culturale, spirituale, morale.
Il tutto in ossequio ai principi propri della Religione Cattolica.
Attenzione viene posta, tra l'altro, alle tematiche di interesse spiccatamente locale, ai più moderni strumenti di divulgazione delle conoscenze, alla formazione di uomini e donne appartenenti alle varie fasce di età.
A tal fine si rimanda a prossimi articoli esplicativi di quella che è stata e che sarà l'attività associativa.

LUCERA DI OGGI E DI DOMANI - UNA PREVISIONE POLITICA: VINCERA' L'ANIMA COLLETTIVA -.

Mentre fibrillano i preparativi per l'imminente campagna elettorale, tutto sembra come prima: coesioni, alleanze, progetti...
Come prima anche la presunzione, in alcuni, dell'indispensabilità e dell'insostituibilità di tanti depositari del "Sapere Politico"...
Eppure, a giorni, accanto a loro, scenderà in campo un nuovo soggetto politico, un'entità che nelle epoche passate non ha mai avuto tanto peso, una creatura astratta in grado di mettere in discussione l'Ordine artificiosamente, artatamente precostituito: La Folla.
Sì! La Folla!
Farà il suo ingresso nell'arena quella folla in passato stordita dai baci, da sempre così obbediente e servile, svegliatasi, poi, all'improvviso, per il tanto, il troppo cianciare, sproloquiare, starnazzare; quella folla che, per tanto dichiarato amore a lei e per le troppe stimolazioni percepite, ha preso coscienza del suo potere e della sua forza, della sua capacità di aggregazione fisica, psicologica, intellettuale, del suo saper diventare una sola anima collettiva, un'unità di intenti, un Tutto al di sopra di "tutti" e di "tutto".

giovedì 9 aprile 2009

LUCERA, CITTA' DI STORIA E DI CULTURA

La città di Lucera ebbe origine in seguito alla dispersione degli eroi greci di ritorno dalla guerra di Troia; la leggenda vuole Lucera fondata dall'eroe greco Diomede, il quale, di ritorno da Troia, sbarcò sulle coste adriatiche.
Una storia, quella di Lucera, ricca ed appassionante:
alleata di Roma durante le guerre sannitiche, divenne colonia romana nel 314 a.C. e rimase fedele alla Repubblica senza mai cedere ai Cartaginesi, anche dopo la vittoria di Annibale a Canne. Lucera si avvalse di magistrature simili a quelle romane ed ebbe il potere di battere moneta.
Essa vide accrescere la sua importanza negli anni dell'Impero, epoca in cui nella città furono costruiti un maestoso anfiteatro, un centro termale, numerosi templi dedicati a varie divinità e tra queste Apollo e Cerere.
Quando, poi, ebbe inizio la decadenza dell'Impero Lucera conservò la sua importanza politica: con Costantino il Grande divenne capoluogo di Puglia e Calabria.
La favorevole posizione geografica di Lucera, punto intermedio tra Roma e Bisanzio, tra Occidente ed Oriente, la rese bersaglio degli attacchi di vari popoli invasori.
Fu protagonista nelle lotte tra Bizantini e Longobardi ed interessata all'avanzata delle truppe di Costante II. Nel 663 d.C. Lucera fu distrutta, appunto, dall'esercito bizantino allorchè questo scese in guerra contro i Longobardi. Mantenne comunque un ruolo importante nel panorama politico-amministrativo della Daunia.
La storia di questa città, a partire dal 1200, si fuse con quella della casa degli Svevi, in particolare con quella di Federico II.
Il Re svevo promosse il trasferimento di migliaia di arabi di Sicilia, detti anche Saraceni, Mussulmani o Mori, nella cittadina.
Lucera, che prima era cristiana, divenne città saracena.
I Saraceni apparivano alle popolazioni cristiane come gli infedeli, i seguaci di Maometto.
A ben considerare, il loro modo di combattere, la loro indisciplina, l'avidità che esprimevano nella conquista dei bottini di guerra, il loro saper essere corsari, rapinatori, contribuiva a diffondere l'opinione per cui...fosse gente da tenere alla larga!
E' molto probabile che questo giudizio così negativo del popolo lucerino di allora provenisse dai nemici di Federico II, tanto più che non sono mancati nel tempo giudizi di tutt'altro tenore, opinioni che inducono a considerare la gente del posto di cui si tratta resistente alla fatica, coraggiosa, fedele, ma anche pronta ad andare subito allo sbaraglio.
Di certo il tempo è il farmaco più appropriato per debellare malattie endemiche ed epidemiche, come le maldicenze.... e per irrobustire gli aspetti più sani e significativi di una popolazione e di un territorio.
Ecco che Lucera diventa terra di Santi e di cultura.