Nuovo blog dell'Associazione "La Parola", in aggiunta a questo

Sul blog www.formazionelaparola.blogspot.com tutti i dettagli sul programmma di formazione di imminente avvio.
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Per contrastare le crisi aziendali coltiva la cultura d'impresa
Per info rivolgersi a: laparola.cannito@gmail.com

lunedì 12 ottobre 2009

Lucera: Malato terminale abbandonato nella culla della cultura

Avevo la soluzione in tasca, ma non me ne rendevo conto, e continuavo a domandarmi: "Come può spiegarsi lo stato di immobilismo, di apatia, di atarassia che ha colpito questo nostro stupendo paese?"
Evidentemente non ero sola a considerare tanta staticità se moderni cantori riproponevano un'analisi storico - politica rievocando una composizione musicale di molti anni fa: "Paese mio che sei sulla collina, disteso come un vecchio addormentato...".
Anche loro, come me, avevano in tasca la spiegazione del fenomeno, ma forse non lo sapevano!
Eppure, il procedere nel canto appena intonato "Paese mio che sei sulla collina...", avrebbe condotto alla constatazione che "tutto passa, tutto se ne va".
Si, tutto passa, tutto se ne va: quasi dire, in stile eracliteo, "panta réi", "tutto scorre, nulla permane".

E' proprio questo defluire - questo continuo fluire di folle da e per Lucera - il male di Lucera, non l'essere "disteso come un vecchio addormentato".
Non più, perciò, Lucera Saracenorum o Lucera, città di Santa Maria, ma Lucera, città di transito o Lucera "mordi e fuggi", non turisticamente, ma sociologicamente, storicamente e politicamente parlando.

Una sconcertante verità alla quale sono giunta in una tranquilla domenica mattina d'ottobre, durante la passeggiata in P.za Duomo, nel dopo-Messa, quando un incontro casuale ed uno scambio di vedute con Gianni Pierro - Chi non conosce Gianni Pierro? - mi ha portato ad esprimere le mie titubanze sull'eventuale svolgimento a Lucera di attività formative organizzate da Associazioni Professionali che operano a livello nazionale in Partnership con l'Associazione Culturale "La Parola".
Nel corso di tale conversazione è emerso un dato che è sotto gli occhi di tutti, ma del quale nessuno ha studiato implicazioni ed effetti nel breve e nel lungo tempo: l'essere, appunto, Lucera città di passaggio.

Da dove tanta certezza?
Mi riferiva Gianni Pierro che un confronto tra gli elenchi dei caduti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale evidenziava cognomi completamente diversi.
E' questa la prova che nell'arco di venticinque anni Lucera ha subito un ricambio quasi radicale dell'intera popolazione. I ricambi, poi, sono continuati per gli effetti delle emigrazioni e delle immigrazioni dagli anni '60 ad oggi.

Ecco svelato il mistero!!!
Quale pianificazione culturale, lavorativa, politica può attecchire se il target a cui si fa riferimento è tanto mutevole nel tempo e nella caratterizzazione etnica?
Per altro verso, chi può sinceramente essere animato a profondere tutte le proprie sane energie per la crescita di un paese divenuto non proprio, perchè conquistato da altri con l'unico intento di usarlo, non di valorizzarlo, e nel quale si assiste a scorribande, ad incursioni di predatori, oltretutto privi di adeguato equipaggiamento?

Chi scrive e dice la verità corre il rischio dell' impopolarità, ma, se ama la verità, se ne infischia del mancato apprezzamento e concorre, col semplice suo dire, a risvegliare i distratti e ad incoraggiare gli sconfortati perchè sia restaurata la migliore forma di convivenza civile.

A chi è arrivato a Lucera da avventizio per le casualità della vita e, da anticonformista, si è intimamente adeguato alle regole del vivere civile è rivolto l'invito a concorrere con la parte retta della città, in qualunque ambito impegnata - non da ultima nella Sana Politica - per riportare Lucera ai suoi antichi splendori.

venerdì 7 agosto 2009

Programmazione didattica

Si avvisano i lettori di questo blog che è in fase di preparazione la programmazione delle attività culturali che l'Associazione "La Parola" svilupperà nei prossimi mesi.

Un post/pagina fissa iniziale illustrerà le varie offerte formative a cui gli interessati potranno partecipare, i destinatari di tali offerte, i luoghi ed i tempi di svolgimento di corsi, seminari intensivi, attività teorico - pratiche, convegni, incontri studio, ecc. ed i costi delle proposte di formazione.

Si preannuncia sin da ora che molte delle attività programmatiche saranno organizzate per fasce d'età, rivestendo molte di esse un carattere di propedeuticità rispetto a quelle che sono le apettative di successo scolastico e lavorativo.

Un augurio di buone vacanze a tutti i nostri lettori ed un arrivederci a Settembre.

venerdì 17 luglio 2009

Filosofia della storia - La storia come fenomeno biologico (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Alle sin qui riportate interpretazioni della storia, è opportuno aggiungerne un'ultima: quella che individua nell'evolversi delle civiltà lo sviluppo di fenomeni biologici.
Ogni civiltà nasce, fiorisce, perisce.
Il processo biologico si conclude "quando quest'anima ha realizzato l'intera somma delle sue possibilità sotto forma di popoli, di lingue, di dottrine religiose, di arti, di Stati e di scienze"(1)
In questa visione la storia non procede in forma lineare; essa è espressione di un rigido ripiegarsi su sè, di un ripetersi ciclico tendente ad un progressivo declino.
(1) Il tramonto dell'Occidente, trad. di P. Rossi, in Lo storicismo tedesco, Loescher, Torino 1989

mercoledì 8 luglio 2009

Filosofia della storia - La storia come dramma (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Il pensare alla storia come rappresentazione teatrale induce a considerare tutti gli uomini attori.
Ciascuno è libero di scegliere la parte a lui più consona e di interpretarla.
Questo modo di intendere lo svolgersi dei fatti non deve far pensare ad un gioco improvvisato e casuale, in quanto, al di sopra delle parti di tutti, il drammaturgo - la regia divina - armonizza gli eventi e le interpretazioni.
La regia, però, non priva gli attori della libertà, anzi essa stessa partecipa all'azione.
In questa visione della storia fornita da Schelling, gli uomini, non solo sono con Dio coautori del dramma, per quanto sono la prova permanente che Dio esiste.

giovedì 2 luglio 2009

Filosofia della storia - Alcune tesi relative agli elementi che determinano l'evoluzione della storia (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Nella visione hegeliana l'Assoluto che è Ragione è protagonista della storia.
La storia è, perciò, manifestazione della Ragione e gli individui espressione dello Spirito.
Ne consegue che l'agire di ciascun individuo, determinato da bisogni, passioni, interessi, è solo un modo inconsapevole dell'agire universale dello Spirito.
L'agire individuale, particolare provoca la lotta dalla quale e dal venir meno del particolare emergerà l'universale.
In altri termini, la Ragione fa agire le passioni individuali per sue finalità, sottopone gli individui al sacrificio perchè si affermino le finalità dello Spirito.

Non c'è, invece, secondo Kant alcun disegno razionale ispiratore dell'agire degli uomini nel mondo.
La storia è piuttosto l'espressione di un miscuglio di stoltezza, di infantile vanità, di infantile malvagità, di mania di distruzione.
Se lo svolgersi della storia non è espressione dell'intento degli uomini di perseguire finalità razionali, non si può che supporre che tutto accade secondo meccanismi naturali nei quali gioca un ruolo chiave la libertà umana.
Questa interpretazione lascia filtrare in lontananza un futuro in cui saranno sviluppati tutti quegli elementi posti dalla natura (o dalla Provvidenza) per determinare la predefinita condizione dell'umanità.

Differente l'idea di storia in Engels: l'evoluzione della storia si attua secondo lo stesso processo a cui è sottoposto lo sviluppo della natura, con la sola differenza che, mentre nella natura agiscono elementi incoscienti, nel progredire della storia influiscono gli uomini, esseri coscienti, dotati di passioni e di capacità razionali, i quali organizzano il loro agire in vista delle finalità prefissate. Tuttavia accade che gli scopi voluti dagli uomini non sempre sono ottenuti, oppure gli obiettivi raggiunti non coincidono con quelli programmati e conseguiti perchè irrealizzabili sin dal loro essere pensati, oppure perchè in contrasto con altre finalità o ,ancora, perchè i mezzi adottati per conseguire gli scopi prestabiliti erano inadatti o insufficienti.

Nella tesi marxista divengono protagonisti della storia non più i popoli, gli eroi, gli Stati, ma le classi sociali, in particolare la classe proletaria che determinerà la rivoluzione sociale per ribaltare il sistema capitalistico, borghese, feudale ed instaurerà un sistema sociale giusto, non più fondato sulla proprietà privata.

lunedì 29 giugno 2009

Filosofia della storia - La storia come progresso (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Superare il passato, la tradizione, induce a riflettere sul presente con l'obiettivo di migliorare la condizione futura del genere umano.
Non si tratta di rinnegare in blocco tutto il passato, quanto, piuttosto, nell'accantonare quanto del passato è frutto del pregiudizio e della supertizione.
Si tratta, in altri termini, del riporre piena fiducia nelle capacità razionali dell'essere umano, anch'esse in continua evoluzione ed accrescimento.
Grazie all'uso delle facoltà intellettive l'uomo sarà in grado di dirigere la propria vita e quella dell'intera umanità, di dare impulso sia al progresso culturale e morale, sia a quello materiale.
Condividere questa visione razionalistica significa individuare quali fini ultimi della storia l'emancipazione in tutti gli ambiti , il raggiungimento per tutti gli uomini della concordia, della giustizia, dell'uguaglianza.
Sul piano materiale l'uso della ragione determinerà il progresso scientifico e tecnologico che a loro volta genereranno strumenti di benessere e diffusa prosperità.

mercoledì 24 giugno 2009

Filosofia della storia - La storia come manifestazione della Divina Provvidenza (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Il ritenere che lo svolgersi della storia sia determinato dalla Divina Provvidenza non può non condurre alla convinzione che la storia si concluderà con la salvezza dell'uomo.
Evidentemente, però, non si tratta di una salvezza generalizzata; in altri termini, non è stata progettata dalla Provvidenza la salvezza dell'intero genere umano, ma di quella parte di umanità (secondo alcuni semplicemente predestinata) più educata al sacrificio, al compimento del bene (il bene per l'altro è privazione per sè), al corretto esercizio della libertà (libertà nel bene, non libertà nel vizio, nell'egoismo, nella prevaricazione).
La salvezza di cui si parla è la salvezza dei cristiani, di chi vive secondo la volontà di Dio, di coloro che regneranno in eterno con Dio.
"Per primo nacque Caino, che appartiene alla città degli uomini; poi nacque Abele, che appartiene alla città di Dio. [...] Per primo nacque il cittadino di questo secolo, poi colui che è straniero in questo secolo ed appartiene alla città di Dio, predestinato e scelto dalla grazia, in virtù della grazia reso straniero sulla terra e cittadino nel Cielo".
(La Città di Dio,
trad. di C. Carena, Einaudi, Torino 1992 pp. 692 - 693)

Filosofia della storia - Le diverse concezioni della storia (articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito)

Nei successivi articoli - questo ha solo funzione di presentazione - ci si occupa di filosofia della storia per offrire spunti di riflessione sul valore della storia nelle diverse concezioni.
Riflettere su tale tematica significa cercare di comprendere la realtà, gli eventi ed i loro obiettivi.
In questo rapido percorso saranno fornite chiavi diverse di lettura ed interpretazione della storia; ad ogni concezione, evidentemente, corrisponderanno finalità diverse.

martedì 9 giugno 2009

Elezioni 2009 a Lucera: Un concorso a premi o le nomine nella casa del grande fratello?

Esito della previsione politica lanciata da questo blog in data 14 Aprile c.a., con aggiornamento del 7 Giugno 2009 (Articolo di Elvira Pina Vivienne Cannito):

Calorosi applausi alla Folla pensante!!!

Corsi di recupero, invece, con l'obiettivo di favorire il processo di alfabetizzazione politica:

1) per i Presidenti ed i componenti quei seggi che hanno operato a porte chiuse.
- Annunciava un sito locale: Seggi caldi e proteste avanzate dai rappresentanti di varie liste elettorali! -
Non conosco i termini della questione sollevata dal sito, ma di certo i miei occhi e quelli di tanti altri hanno potuto vedere le porte chiuse di tre seggi sui quattro accolti nella scuola elementare "Fasani" di Via Pasubio.
E' uno scandalo o è la norma?
Se non si trattava di questioni di famiglia o di controllo dei conti del menage familiare, perchè chiudere la porta?

2) per quei componenti di seggio che, obbligati dalle proteste ad aprire le porte, hanno proseguito nelle operazioni di controllo delle schede e compilazione dei verbali sussurrando quanto doveva costituire oggetto della verbalizzazione. Davano, così, prova di dimenticare di essere in un luogo pubblico, per l'espletamento di operazioni pubbliche, e non in confessionali, a contatto solo con il prete di turno o in collegamento solo con Alessia Marcuzzi!!!

3) per tutti quei rappresentanti di lista che, non conoscitori della normativa inerente lo svolgimento della funzione loro assegnata, fiduciosamente rimanevano in attesa che si schiudessero le porte ed avvenisse la proclamazione degli esiti elettorali parziali (salvo il caso in cui, nella scuola innanzi indicata, ci si è sentiti rispondere: "Ora è tardi, domani li saprete!"

4) per tutti quei politici o aspiranti tali, autori della distruzione delle ideologie a fondamento dei partiti storici della Repubblica Italiana e tutori dei loro esclusivi interessi. Ad essi si devono lo sgomitare con gli alleati nella propria lista e, quindi, esempi di non sana competizione.

Nessun corso di recupero per la Folla dormiente che viene, senza alcuna forma di sostegno culturale, rimandata direttamente a Settembre, o di lì a poco, quando saranno palesi gli effetti che, paradossalmente, bocceranno tutti ed obbligheranno anche i destinatari degli applausi profusi all'inizio del presente post - la Folla pensante - a ripetere le operazioni di voto.

Rinvio, perciò, sul tema alla prossima tornata elettorale, quando, puntualmente, in un fare ciclico tendente all'infinito, si ripresenteranno, ricandidandosi, gli stessi personaggi, portatori dei soliti interessi, propositori delle solite alleanze e dei soliti progetti (la ripetizione del termine "solito", pur nelle variazioni di genere e numero, è voluta per una sorta di armonia al clima, al tema, ai soggetti...).
Salva l'ipotesi, e con essa l'auspicio, di una ventata di rinnovamento, legalmente indotta o spontanea, che riaffidi alla politica il compito di realizzare, concretamente, il bene generale, avvalendosi di uomini portatori di valori e competenze, sull'esempio delle storiche figure nazionali che hanno costruito e dato lustro all'Italia.

domenica 7 giugno 2009

Aggiornamento della previsione politica lanciata in data 14 Aprile 2009

Mentre sono in corso le operazioni di voto, si può constatare che la sensazione espressa nella parte iniziale della previsione indicata nel titolo del presente post è stata confermata dai fatti: "tutto come prima: coesioni, alleanze, progetti...", nonchè "la presunzione, in alcuni, dell'indispensabilità e dell'insostituibilità di tanti depositari del Sapere Politico".
Circa il peso che avrà la Folla - anima collettiva ispiratrice del vecchio e del presente articolo, ma soprattutto leva in grado di scalzare, sradicare dalle più profonde fondamenta la politica politicante dei tempi passati (slogan non vuoto di senso, ma rispettoso del significato più comune riportato in un qualsiasi dizionario) -, bisognerà attendere ancora ventiquattro ore.
L'esito delle urne indurrà ad acclamare la Folla, autrice dell'impresa, o, viceversa, a pensare seriamente, che occorre svegliare i dormienti o, peggio ancora, come dar corso ad un processo generalizzato di alfabetizzazione politica.

venerdì 5 giugno 2009

Lettera trasmessa via e-mail da un amico che vuole rimanere anonimo

[...] Sentiti auguri per la perfetta riuscita del Convegno "Pio XII, ambasciatore di Pace".
Quando nasce un libro, nasce un'Opera Culturale che è espressione dei nostri pensieri, delle nostre esperienze ed è manifestazione dei nostri ideali.
L'opera dedicata a Pio XII è impegnativa ed importante ed ha un valore storico, socio-culturale e politico, basti ricordare le tante missioni del Papa Ambasciatore di Pace.
Nella sua prima enciclica Summi pontificatus (1939), Pio XII attaccò genericamente qualsiasi forma di totalitarismo.
Sempre nel 1939 proclamò San Francesco e Santa Caterina da Siena Patroni d'Italia.
Nel 1940 riconobbe definitivamente le apparizioni di Fatima e consacrò nel 1942 il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria. Inoltre incontrò più volte Suor Lucia e le ordinò di trascrivere i famosi segreti di Fatima.
Pio XII proclamò il Giubileo del 1950.
Durante il Giubileo con la bolla Manificentissimus Deus istituì il dogma dell'Assunzione di Maria, ricorrendo per l'unica volta in tutto il Novecento all'infallibilità papale.
Fu un Papa particolarmente amato dalla gente: istituì l'Angelus domenicale dalla finestra di Piazza San Pietro e fu il primo Papa ad essere trasmesso in televisione (sul cui uso emise anche un'enciclica).
Vi assicuriamo la nostra adesione al Convegno, che ha il tema dello Spirito del Signore, perchè dove vi è la Pace lì dimora lo Spirito, e questo vostro impegno senz'altro mira a diffondere la Pace e la conoscenza dello Spirito di Verità.
Pio XII ci insegni la strada per seguire il Signore e trovare tutto il Suo Amore. [...]

sabato 30 maggio 2009

Frammento n. 2 tratto dal libro "Pio XII, ambasciatore di Pace"

"[...] Golda Meir, Ministro degli Esteri di Israele scrisse: "Quando il martirio più spaventoso ha colpito il nostro popolo, durante i dieci anni del terrore nazista, il Papa levò la sua voce per condannare i persecutori ed esprimere solidarietà alle vittime.[...] Noi piangiamo la perdita di un grande servitore della pace".
Anche Albert Einstein, ricordando l'ascesa al nazismo in Germania scrisse: "Solo la Chiesa si è levata contro Hitler.[...] Io prima non ho mai provato nessun interesse per la Chiesa, ma ora sento nei suoi confronti grande affetto e ammirazione, perchè la Chiesa da sola ha avuto il coraggio di sostenere la verità".

venerdì 29 maggio 2009

Frammento n. 1 tratto dal libro "Pio XII, ambasciatore di Pace"

"Preghiera e silenzio: due condizioni dello spirito, due forme di habitat interiore che rigenerano chi le pratica, un binomio inscindibile, armonioso, due modi di partecipare, due vie che conducono all'incontro con l'Unico, due modalità per domandare ciò che da soli non si può trovare.
Dio è silenzio.
Dio è l'autore dell'universo con la sola parola "Sia!"
Un semplice "Si!" trasforma Maria, una fanciulla di Nàzaret, in Figlia dell'Onnipotente, Sposa dello Spirito Santo, Madre del Salvatore, Madre di tutti gli uomini, Madre della Chiesa, Regina del cielo e della terra ...
Chi non pratica in simbiosi preghiera e silenzio non ha conoscenza della loro valenza e dei loro effetti, nè ha fatto sua la regola secondo la quale chi partecipa alla volontà di Dio, deve partecipare al suo silenzio, nè ha mai sperimentato l'ascolto del Padre nel silenzio dell'Adorazione o quanto il Padre ascolti il solo linguaggio dell'amore, nè si è mai soffermato a considerare il silenzio di Gesù nell'Orto degli Ulivi quando pregava e sudava sangue."

mercoledì 13 maggio 2009

AVVISO

Sabato, 23 Maggio 2009, alle ore 18:00, nella "Libreria Dante" di Foggia, l'Associazione Culturale "La Parola" presenterà i seguenti libri di cui è Commissionaria e/o Editrice:

- "Le vie infinite della giustizia" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Ed. Agorà, Marzo 2008;

- "Coraggio, non sei solo! - Inno alla vita" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Ed. La Parola, Agosto 2008;

- Miscellanea di studi sul tema "Pio XII, ambasciatore di Pace" curata da don Gaetano Schiraldi e dalla Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, Ed. La Parola, Maggio 2009.

Attualità del tema del Convegno

Il viaggio del Papa, Benedetto XVI, rende ancor più attuale la tematica del Convegno "Pio XII, ambasciatore di Pace" ed amplifica l'importanza della missione che ogni Vicario di Cristo deve attuare: promuovere la Pace ed il dialogo interreligioso - ma non rimane escluso da tale obbligo nessun uomo, soprattutto se vuole essere incluso tra quelli di Buona Volontà -.

Il viaggio in Terrasanta di Sua Santità è un fatto storico e dimostra che a Dio nulla è impossibile: come pensare ad un incontro tra i sopravvissuti ad Auschwitz con un Pontefice nato in Germania allo Yad Vashem, cioè nella Sala del ricordo della Shoah?

Eppure il Papa non solo ha ricordato i sei milioni di ebrei che hanno vissuto l'orrore dell'Olocausto, ma ha ravvivato la fiamma perenne del memoriale della Shoah, ha parlato "delle speranze legate all'esito dei negoziati tra israeliani e palestinesi [...] così che ambedue i popoli possano vivere in pace in una patria che sia la loro, all'interno di confini sicuri ed internazionalmente riconosciuti. [...]
Al Museo della Shoah cita Isaia, "darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato" e spiega che le vittime "hanno perso la vita ma non perderanno mai i loro nomi, incisi in modo indelebile nella memoria di Dio". (1)
(1) Corriere della Sera, 12 Maggio 2009, pag.2

martedì 12 maggio 2009

AVVISO

A breve saranno pubblicati frammenti tratti dalla Miscellanea di studi sull'argomento "Pio XII, ambasciatore di Pace".

Finalità del Convegno e della pubblicazione del libro "Pio XII, ambasciatore di Pace"

L'otto Maggio 2009, come da programmazione, è stato celebrato nel teatro Garibaldi di Lucera il Convegno sul tema "Pio XII, ambasciatore di Pace" ed è stata presentata la Miscellanea di studi sulla tematica oggetto del Convegno.
Organizzatrice dell'evento è stata l' Associazione Culturale "La Parola".
Ha curato la Collettanea di studi la Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, unitamente a don Gaetano Schiraldi, Baccelliere in Sacra Teologia.
L'Associazione "La Parola", ispirando la sua attività culturale ai principi della religione cattolica, con tale iniziativa ha inteso rispondere all'invito che il Santo Padre, Benedetto XVI, ha rivolto a tutto il popolo cristiano di unirsi in preghiera perchè Pio XII sia evevato quanto prima agli onori degli altari.
Poichè fondamentale per determinare la comunione con le intenzioni di Sua Santità, Benedetto XVI, è la vera conoscenza della figura di Pio XII, al secolo Giuseppe, Maria, Giovanni, Eugenio Pacelli, con tale Convegno i relatori hanno inteso liberare l'immagine di Papa Pacelli da quel fardello di infamia voluto da una certa propaganda ideologica e da cattolici non praticanti, se non addirittura dissidenti.

sabato 2 maggio 2009

Convegno sul tema: "Pio XII, Ambasciatore di Pace"

Venerdì 8 Maggio 2009, ore 18:00, nel Teatro Garibaldi di Lucera (Fg), si terrà il Convegno sul tema "Pio XII, Ambasciatore di Pace".
Presiederà i lavori Mons. Nicola Bux, Consultore delle Congregazioni per la Dottrina della Fede e per le Cause dei Santi.
Interverranno:
- Mons. Angelo Fusco, Canonico del Capitolo Cattedrale di Lucera;
- don Gaetano Schiraldi, Baccelliere in Sacra Teologia;
- Prof. Michele Loconsole, Giornalista pubblicista, Consulente ebraista, Docente e Cultore del dialogo ecumenico ed interreligioso;
- Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, Docente di Filosofia e Storia;
- Avv. Dalila Lilian Brescia, Avvocato del Foro di Lucera.

Nella stessa data sarà presentata la Miscellanea di Studi contenente le relazioni sul tema del Convegno.
Il libro, curato da don Gaetano Schiraldi e dalla Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, racchiude, nell'ordine in cui sono disposti, i contributi di:
- Dott.ssa Anna Capobianco, con il capitolo iniziale "Vita di Eugenio Pacelli ed avvenimenti politici ed ecclesiali" e quello conclusivo "Fonti documentarie e bibliografiche";
- don Gaetano Schiraldi, con la relazione "La Nunziatura ed il Segretariato di Stato";
- Prof. Michele Loconsole, estensore del capitolo "Pio XII e gli Ebrei: loro nemico o Giusto tra le nazioni?";
- Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, con la trattazione del tema "Il Pontefice amico degli ebrei";
- Avv. Dalila Lilian Brescia, con il contributo sulla tematica "Pio XII: lettore dei mille segni dei tempi";
- Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito e Dott. Enzo Pio Pignatiello, con il capitolo "I rapporti tra Chiesa e fascismo", così articolato: Prof.ssa Elvira Pina Vivienne Cannito, con la relazione sul tema "Tensioni tra il regime fascista e la Chiesa Cattolica; Dott. Enzo Pio Pignatiello, con quella intitolata "La conciliazione tra Stato e Chiesa nei Patti Lateranensi del 1929".

mercoledì 29 aprile 2009

Parlare in pubblico:Cedola di adesione al Seminario intensivo

Inviare a: Associazione Culturale "La Parola" - Via Porta Foggia, 88 - 71036 Lucera (Fg) - C.F. 91016800715 - Cell. 348-4749687 - e-mail: viviennecannito@tiscali.it - associazioneculturalelaparola@gmail.it - www.associazionelaparola.blogspot.com -
PARTECIPANTE:
Nome..........................................................Cognome..................................................................................
Qualifica.........................................................................................................................................................
e-mail.............................................................................................................................................................
Indirizzo..........................................................................................................................................................
Tel....................................................................................................................................................................
INTESTAZIONE RICEVUTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
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MODALITA' D'ISCRIZIONE:
1) Telefonica: 348-4749687 seguita dall'invio della Cedola di Adesione;
2) e-mail: viviennecannito@tiscali.it oppure
associazioneculturalelaparola@gmail.it seguita dall'invio della Cedola di Adesione.
SEDE E DURATA DEL SEMINARIO:
I Seminari richiesti da Enti, Aziende, Scuole, Partiti e Movimenti politici, potranno essere svolti anche nelle sedi da questi individuate, se il numero dei partecipanti sarà superiore alle dieci unità.
Ulteriori sedi saranno indicate in base al numero dei richiedenti.
La durata del Seminario è di giorni due, per complessive otto ore.
CONDIZIONI DI PAGAMENTO:
La quota di partecipazione deve essere versata al momento dell'iscrizione e comprende il materiale didattico e l'attestato di partecipazione.
MODALITA' DI PAGAMENTO:
1) Assegno circolare intestato ad Associazione Culturale "La Parola";
2) Bonifico bancario in favore dell'Associazione Culturale "La Parola" c/o bancApulia Foggia Agenzia n. 2
IBAN: IT49E 03456 15700 040093067870
___________________________________________________________________
Clausole:
1. L'iscrizione si intende perfezionata solo dopo la sottoscrizione del modulo di adesione ed il versamento della quota.
2. L'Associazione Culturale "La Parola" si riserva, per ragioni organizzative, di annullare il Seminario. In tal caso le quote versate saranno restituite ai partecipanti.
Data ................................................
Firma...........................................................................

martedì 28 aprile 2009

Cicerone: "Poeta si nasce, oratore si diventa"

Cicerone sosteneva: "Poeta si nasce, oratore si diventa".
Per questa ragione l'Associazione Culturale "La Parola" - con sede in Lucera (Fg) Via Porta Foggia, 88 - organizza un seminario intensivo della durata di due giorni per acquisire la tecnica del "PARLARE IN PUBBLICO".
Obiettivi del seminario:
Acquisire conoscenza dei fattori di successo e delle tecniche di comunicazione in pubblico.
Programma:
Il seminario si svolgerà a Lucera, in due incontri. Ciascun incontro avrà una durata di circa quattro ore. Su richiesta degli interessati, se il gruppo dei partecipanti è costituito da almeno dieci unità, gli incontri potranno essere organizzati anche in altra sede.
Quota di partecipazione:
La quota per ciascun utente, comprensiva di materiale didattico ed attestato di partecipazione, sarà indicata alla apertura delle iscrizioni.
Per informazioni ed adesioni rivolgersi ad Associazione Culturale "La Parola" cell. 348-4749687 oppure associazioneculturalelaparola@gmail.it
Per l'iscrizione seguire le istruzioni riportate sulla cedola di adesione.

L'Associazione Culturale "La Parola" ha già pubblicato:

1. "Le vie infinite della giustizia" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Edizioni Agorà, marzo 2008
Il protagonista della narrazione, passato a miglior vita, è stato accolto nella Sezione del "Beati perseguitati per causa della giustizia".
Con serenità e punte di ilarità racconta gli ultimi 25 anni della sua vita terrena, posando la lente di ingrandimento su una serie di vicende giudiziarie e sulla sistematica ingiustizia patita fino a condurlo alla miseria, alla malattia, alla morte ed alla resurrezione.
Lo scopo del racconto non risiede nella vendetta di rendere pubblici gli scandali vissuti, quanto piuttosto nel fornire tentativi di esempi di difesa contro ogni raffinatezza nella truffa, ed incoraggiamento a chi, sbagliando, pensa che la mancata giustizia coincida con il "tutto è perduto".
2. "Coraggio, non sei solo! - Inno alla vita" di Elvira Pina Vivienne Cannito, Edizione La Parola, agosto 2008
Il libro, costituito dalla raccolta di dodici lettere, fornisce un'immagine esauriente della riflessione sul coraggio e sulla solitudine, ripercorrendo fasi dell'esistenza umana e soffermandosi su particolari condizioni di vita.
Partendo dall'analisi del termine "Alzati", passando attraverso l' "Alzati e cammina" che ogni uomo impossibilitato vorrebbe sentirsi dire, l'Autrice giunge a considerare i due fili conduttori del libro - coraggio e solitudine - dal momento della nascita di ciascun individuo fino alle condizioni del giovane, della donna, del sofferente nel corpo e nello spirito, dell'emigrante, del carcerato, del politico, dell'affamato ed assetato di giustizia, dell'avvocato.
Dalla moltitudine dei soli si innalza, in un primo momento, la sola voce dell'Autrice.
Presto ad essa si unirà quella del destinatario delle missive e poi, ancora, quella di un giovane/vecchio avvocato, l'avvocato del popolo, che, a sostegno della tesi di fondo del testo, riflette sul proprio stile professionale.
Aumenta l'intensità con l'aggregarsi della voce di un carcerato.
Ci si avvia, così, verso la formazione di un coro, al quale, si spera, partecipi gran parte dell'umanità.

martedì 14 aprile 2009

L'ASSOCIAZIONE CULTURALE "LA PAROLA"

L'Associazione Culturale "La Parola", senza scopo di lucro, si prefigge come obiettivo lo svolgimento di attività di promozione sociale.
Per il raggiungimento di tale risultato, l'Associazione Culturale "La Parola" pone in essere momenti di confronto tra le varie realtà sociali, consapevole che solo in spirito dialettico si possa verificare la crescita dell'individuo in ottica culturale, spirituale, morale.
Il tutto in ossequio ai principi propri della Religione Cattolica.
Attenzione viene posta, tra l'altro, alle tematiche di interesse spiccatamente locale, ai più moderni strumenti di divulgazione delle conoscenze, alla formazione di uomini e donne appartenenti alle varie fasce di età.
A tal fine si rimanda a prossimi articoli esplicativi di quella che è stata e che sarà l'attività associativa.

LUCERA DI OGGI E DI DOMANI - UNA PREVISIONE POLITICA: VINCERA' L'ANIMA COLLETTIVA -.

Mentre fibrillano i preparativi per l'imminente campagna elettorale, tutto sembra come prima: coesioni, alleanze, progetti...
Come prima anche la presunzione, in alcuni, dell'indispensabilità e dell'insostituibilità di tanti depositari del "Sapere Politico"...
Eppure, a giorni, accanto a loro, scenderà in campo un nuovo soggetto politico, un'entità che nelle epoche passate non ha mai avuto tanto peso, una creatura astratta in grado di mettere in discussione l'Ordine artificiosamente, artatamente precostituito: La Folla.
Sì! La Folla!
Farà il suo ingresso nell'arena quella folla in passato stordita dai baci, da sempre così obbediente e servile, svegliatasi, poi, all'improvviso, per il tanto, il troppo cianciare, sproloquiare, starnazzare; quella folla che, per tanto dichiarato amore a lei e per le troppe stimolazioni percepite, ha preso coscienza del suo potere e della sua forza, della sua capacità di aggregazione fisica, psicologica, intellettuale, del suo saper diventare una sola anima collettiva, un'unità di intenti, un Tutto al di sopra di "tutti" e di "tutto".

giovedì 9 aprile 2009

LUCERA, CITTA' DI STORIA E DI CULTURA

La città di Lucera ebbe origine in seguito alla dispersione degli eroi greci di ritorno dalla guerra di Troia; la leggenda vuole Lucera fondata dall'eroe greco Diomede, il quale, di ritorno da Troia, sbarcò sulle coste adriatiche.
Una storia, quella di Lucera, ricca ed appassionante:
alleata di Roma durante le guerre sannitiche, divenne colonia romana nel 314 a.C. e rimase fedele alla Repubblica senza mai cedere ai Cartaginesi, anche dopo la vittoria di Annibale a Canne. Lucera si avvalse di magistrature simili a quelle romane ed ebbe il potere di battere moneta.
Essa vide accrescere la sua importanza negli anni dell'Impero, epoca in cui nella città furono costruiti un maestoso anfiteatro, un centro termale, numerosi templi dedicati a varie divinità e tra queste Apollo e Cerere.
Quando, poi, ebbe inizio la decadenza dell'Impero Lucera conservò la sua importanza politica: con Costantino il Grande divenne capoluogo di Puglia e Calabria.
La favorevole posizione geografica di Lucera, punto intermedio tra Roma e Bisanzio, tra Occidente ed Oriente, la rese bersaglio degli attacchi di vari popoli invasori.
Fu protagonista nelle lotte tra Bizantini e Longobardi ed interessata all'avanzata delle truppe di Costante II. Nel 663 d.C. Lucera fu distrutta, appunto, dall'esercito bizantino allorchè questo scese in guerra contro i Longobardi. Mantenne comunque un ruolo importante nel panorama politico-amministrativo della Daunia.
La storia di questa città, a partire dal 1200, si fuse con quella della casa degli Svevi, in particolare con quella di Federico II.
Il Re svevo promosse il trasferimento di migliaia di arabi di Sicilia, detti anche Saraceni, Mussulmani o Mori, nella cittadina.
Lucera, che prima era cristiana, divenne città saracena.
I Saraceni apparivano alle popolazioni cristiane come gli infedeli, i seguaci di Maometto.
A ben considerare, il loro modo di combattere, la loro indisciplina, l'avidità che esprimevano nella conquista dei bottini di guerra, il loro saper essere corsari, rapinatori, contribuiva a diffondere l'opinione per cui...fosse gente da tenere alla larga!
E' molto probabile che questo giudizio così negativo del popolo lucerino di allora provenisse dai nemici di Federico II, tanto più che non sono mancati nel tempo giudizi di tutt'altro tenore, opinioni che inducono a considerare la gente del posto di cui si tratta resistente alla fatica, coraggiosa, fedele, ma anche pronta ad andare subito allo sbaraglio.
Di certo il tempo è il farmaco più appropriato per debellare malattie endemiche ed epidemiche, come le maldicenze.... e per irrobustire gli aspetti più sani e significativi di una popolazione e di un territorio.
Ecco che Lucera diventa terra di Santi e di cultura.